Oggi giorno sta diventando sempre più diffuso l’utilizzo della fibra di carbonio per la produzione di oggetti o componenti. Se prima trovava applicazione solo nei settori industriali altamente tecnologici (come quello aerospaziale), negli ultimi anni questo materiale sta prendendo sempre più piede anche nella produzione di oggetti di uso più ”comune”, riuscendo a coniugare performance meccaniche elevate con caratteristiche estetiche.
Ma cos’è esattamente la fibra di carbonio?
La fibra di carbonio appartiene alla famiglia dei materiali compositi, che sono appunto costituiti dall’insieme di 2 o più elementi di natura diversa, con proprietà fisiche “sufficientemente” differenti tra loro.
La combinazione di due o più materiali permette di sfruttare al meglio le caratteristiche del singolo elemento, eliminando invece le criticità che lo caratterizzano.
La fibra di carbonio è composta appunto da “filamenti” (fibre) di carbonio e una cosiddetta matrice, in genere di resina, a cui funzione è quella di tenere in “posa” le fibre.
ll termine fibra di carbonio, così come comunemente (ed impropriamente) utilizzato, si riferisce quindi al composito originato proprio dall’unione di fibre e resina.
Sviluppata verso la fine degli anni ‘50, negli USA, la fibra di carbonio viene impiegata per le produzioni che richiedono elevate prestazioni meccaniche; ciò grazie alle sue caratteristiche di leggerezza e resistenza.
Infatti, gli oggetti costruiti in fibra di carbonio, a confronto con quelli realizzati con materiali tradizionali, quali acciaio e alluminio, risultano più forti e resistenti, ma al tempo stesso presentano un peso di gran lunga inferiore.
L’obiettivo principale è alleggerire il prodotto finito migliorando contemporaneamente le caratteristiche meccaniche dello stesso.
Questa leggerezza si traduce in un generalizzato risparmio che a seconda dei casi può essere valutato in termini di fatica o energia.
Per questo motivo oggi i materiali compositi sono usati per sostituire i metalli in molti ambiti industriali, dagli aerei alle racchette da tennis; dalle auto di lusso agli oggetti di arredo.
Questa nuova generazione di materiali consente di realizzare prodotti con caratteristiche prima impossibili oppure semplicemente dare nuova vita ad un prodotto ormai maturo.